Microshading vs microblading vs microfeathering
Il trucco semipermanente per sopracciglia è una tecnica di miglioramento estetico che consiste nell’inserire dei pigmenti nello strato più superficiale della cute. Questo trattamento viene eseguito per infoltire, per correggere le imperfezioni e per ricostruire le sopracciglia. Sempre più spesso le donne scelgono questo trattamento per valorizzare il proprio sguardo.
Perché è diverso da un tatuaggio permanente? Il trucco semipermanente viene eseguito utilizzando materiali che sono diversi da quelli utilizzati per il classico tatuaggio, ma anche perché le modalità per eseguire il trattamento sono diverse e considerate meno invasive. Inoltre, la differenzia sostanziale riguarda il risultato che si ottiene.
L’arte del trucco semipermanente si è diffusa in diverse forme grazie all’impegno costante dei numerosi professionisti che lavorano in tutto il mondo. Questi esperti hanno studiato la tecnica e si sono impegnati nell’evolverla verso nuove direzioni, con l’obiettivo di garantire risultati impeccabili e permettere a chiunque di avere l’aspetto desiderato e sognato.
Per riuscire a modificare, modellare e definire le sopracciglia esistono diversi modi con differenze negli effetti ottenuti o nella modalità di esecuzione: vediamo in cosa si distinguono la tecnica del microblading, microfeathering e microshading.
Microshading vs microblading: qual è la tecnica migliore?
Il trucco semipermanente rappresenta una soluzione per coloro che desiderano apparire al meglio sempre, in ogni occasione. Prima di scegliere la tecnica migliore è importante comprendere i risultati che si intendono ottenere. Esempi sono: avere sopracciglia più folte e perfettamente disegnate oppure avere un effetto naturale.
Il microshading punta a sopracciglia più piene, marcate e decise, diversamente dal microblading ad effetto naturale.
I professionisti che eseguono il trattamento del microshading devono utilizzare uno strumento elettrico professionale che permette di creare molteplici punti di deposito per pigmento. Il risultato ottenuto è meno naturale del microblading che consiste proprio nel disegnare le sopracciglia mano.
La tecnica del microblading viene effettuata attraverso l’utilizzo di uno strumento manuale che è dotato in punta di una lama composta dall’insieme di aghi molto sottili, con un numero che varia da tre a diciotto per adattarsi a tutte le fasi del trattamento e ad ogni effetto estetico che si desidera.
Il microblading prevede di usare questo strumento per riuscire a ‘disegnare’ pelo a pelo le sopracciglia. In tal modo vengono depositati particolari pigmenti biocompatibili nello strato più superficiale della pelle.
La combinazione di tool, pigmento e profondità del suo deposito consente di ottenere risultati molto naturali, che modellano, correggono o ridisegnano totalmente le sopracciglia senza che si veda l’intervento artificiale. Proprio per tali caratteristiche, il risultato che si ottiene sarà semipermanente, con una durata media di circa un anno. Dopo questo periodo, si potrà scegliere se ritoccarlo oppure lasciarlo scomparire nel tempo.
Il trattamento del microblading solitamente richiede due sedute che sono concordate nel prezzo iniziale. Innanzitutto, è previsto il disegno delle sopracciglia, poi l’esecuzione del trattamento e infine il controllo più il ritocco dopo circa un mese. Durante questo mese il professionista che esegue il trattamento consiglia di utilizzare appositi prodotti aftercare, indicati soprattutto per poi non avere più bisogno di ritocchi per tutto l’arco della sua durata, e fornisce anche alcuni consigli per far prolungare la durata dell’effetto del trattamento.
La tecnica più diffusa e maggiormente apprezzata sicuramente è il microblading che permette di raggiungere un effetto naturale, ma che corregge le piccole imperfezioni.
Per riuscire a soddisfare le esigenze dei clienti, i professionisti di settore devono quindi costantemente aggiornarsi per proporre loro sempre nuove tecniche di medicina estetica. Di grande efficacia risulta il corso microblading per permette di acquisire le competenze che sono necessarie per migliorare l’aspetto estetico del viso.
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Differenza tra microblading e microfeathering
Oltre alla tecnica del microblading e del microshading vi è anche quella del microfeathering che ha riscontrato grande successo. Vediamo insieme perché.
Chi desidera avere sopracciglia molto folte, che però sembrano naturali, può scegliere di eseguire il trattamento del microblading (ed evitare il trattamento del microshading, meno naturale). In entrambi i casi, si ottengono le sopracciglia che si desiderano senza ricorrere all’utilizzo di makeup. In alternativa, si può optare per il microfeathering. Ma vediamo insieme cos’è?
Il microfeathering è stato pensato per riuscire a riempire le sopracciglia senza doverne modificare radicalmente la loro forma. L’approccio è differente, ma la tecnica è la stessa. Infatti, anche in questo caso, vengono utilizzate aghi sottilissimi che servono per depositano i pigmenti. Il procedimento prevede due sedute che devono essere eseguite a distanza tra loro, dalle 6 alle 8 settimane, durante le quali si effettuano i ritocchi.
Per via della sua azione riempitiva, il microfeathering dipende proprio dalla quantità di sopracciglia da cui bisogna partire e attorno a cui lavorare. Perciò, in casi come l’alopecia o altre circostanze di ricostruzione, si parla di microblading.
Il microshading dura di più del microblading?
Ciò che bisogna considerare quando si decide di effettuare un trattamento estetico semipermanente è la durata. Trattandosi di un trucco semipermanente, è importante sapere che nel corso del tempo tenderà a scomparire e non resterà per sempre tatuato sul proprio corpo. I pigmenti, infatti, vengono rilasciati dalla pelle con il passare del tempo.
Ma quale dura di più tra il microshading e il microblading?
Entrambi i trattamenti estetici, come detto precedentemente, hanno bisogno di ritocchini costanti per durare nel tempo. Il microblading, in particolare, necessita di ritocchi continui perché di solito non dura più di un mese. Mentre, il microshading permette di ottenere risultati a medio-lungo termine. L’effetto di quest’ultimo trattamento è soggettivo, poiché varia da persona a persona e soprattutto dalla tipologia di pelle del cliente che si sottopone al trattamento.
In generale, i fattori che determinano la durata del trattamento dipendono da:
- tipologia della pelle, ad esempio grassa (che solitamente non trattiene il pigmento), secca (che si screpola)
- sport che si pratica
- prolungata esposizione al sole
- sudorazione
- assunzione di farmaci
Di norma, è possibile affermare che la durata varia da un minimo di 6 mesi a un anno, ma per la scomparsa totale possono anche volerci 3 anni. Per fare durare a lungo il trucco semipermanente, è necessario sottoporsi a molteplici sedute di mantenimento, in modo da tale da prolungare l’effetto.