Colore microblading: come proporlo alle clienti?
Tutte le donne desiderano avere sempre sopracciglia perfette. Un trattamento molto apprezzato è quello del microblading che rende la sopracciglia delineate, folte e soprattutto naturali. Vediamo quali sono le sfumature che un esperto di microblading deve mostrare alle proprie clienti.
Colori per microblading: non è solo una questione di moda
Il microblading è quel tatuaggio che consiste nell’inserire pigmenti semipermanente alla pelle. Si differenzia dal tatuaggio standard delle sopracciglia perché per realizzarlo si utilizza una lama che crea delle fette molto sottili nella pelle. Il tatuaggio standard, invece, viene realizzato con una macchina e con un ago singolo.
L’effetto che si ottiene grazie a questa innovativa tecnica è naturale, poiché grazie alla lama si ottengono delle sottili linee che assomigliano proprio ai peli delle sopracciglia.
Il microblading è sempre più richiesto dalle donne che intendono migliorare o rimodellare l’aspetto delle proprie sopracciglia e il loro colore. Proprio per questo, le più lungimiranti tra le consulenti di bellezza moderne hanno scelto di interessarsi ad un corso microblading professionale, vedendo in esso la grande possibilità di guadagno che effettivamente oggi rappresenta.
Lanciarsi nel mondo del microblading, tuttavia, vuol dire anche imparare a districarsi tra mille colorazioni e saper individuare sempre quella giusta.
Oggi proveremo ad analizzare questa nuova pratica e a capire come fare a scegliere il colore. Partiamo proprio da qui.
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Microblading: come scegliere il colore
Quando si decide di fare il microblading resta fondamentale la scelta della colorazione. Infatti, la scelta del colore da utilizzare è un fattore importantissimo perché deve essere intonato con la carnagione e con il colore dei capelli.
Ebbene sì, diventare un’esperta di microblading non vuol dire solo specializzarsi in una tecnica raffinata di trucco semipermanente. Oltre ad imparare il metodo e la pratica alla base del trattamento, occorre maturare anche un approccio teorico e una propensione alla consulenza.
Il risultato finale dell’intervento, non a caso, dipenderà non solo dalle modalità attraverso cui è stato effettuato – e dunque dalla bravura dell’estetista – ma anche dalla consulenza offerta prima.
Compito dell’operatrice estetica è capire quale colorazione più si addice alla cliente. La scelta è molto più complessa di quella che potremmo immaginare: non basta di certo distinguere il biondo dal castano, per ottenere l’effetto naturale desiderato.
Al contrario, bisognerà fare riferimento all’incarnato della persona, al suo sottotono, al colore dei capelli e degli occhi. Emulare la capigliatura è un buon metodo ma non sempre attendibile. Può servire, all’inizio, fare una distinzione tra prototipi.
Per le donne molto chiare, ad esempio, si preferisce scegliere colori chiari come il marroncino, il grigio, il biondo chiaro.
Al contrario, quando abbiamo avanti una cliente dai colori solari e luminosi, molto meglio procedere con un castano terreno, un caramello o addirittura, in presenza di efelidi, con i bronzo.
Le clienti più scure avranno meno difficoltà a trovare la giusta combinazione di colori: alle donne brune e dall’incarnato caldo bisogna proporre il mogano o il marrone, a quelle dall’incarnato molto freddo meglio il marrone scuro oppure il nero.
Microblading: il trucco per un risultato perfetto
Per effettuare un microblading di successo occorre tanto studio. Pensare di cimentarsi in una pratica tanto minuziosa e sofisticata, senza prima acquisirne le competenze necessarie, è una follia. Le professioni legate alla sfera estetica, del resto, non si possono mai improvvisare, ben che meno se si tratta di trucco permanente e semipermanente.
Questo perché fare un cattivo lavoro porta danni seri alla persona, ma anche al professionista. Una performance fallimentare può compromettere il lavoro di una vita intera.
Frequentare un corso è l’unico modo possibile per schivare questo rischio.
Apprendere le tecniche necessarie all’intervento vuol dire inoltre acquisire tutte le competenze per rendere la pratica meno dolorosa possibile.
Quello che davvero rende perfetto il trucco, alla fine del trattamento, è la conoscenza della fisionomia dei volti. Non tutti sanno infatti che la forma del viso di ognuno di noi è stata schematizzata, per questioni pratiche, dai consulenti di bellezza, grazie ai quali oggi possiamo riconoscere visi a triangolo, a diamante o a cuore.
Conoscere ognuna di queste face shape è fondamentale per chi intende fare un buon lavoro, poiché è in base alla forma del viso che si può capire che forma è meglio dare al sopracciglio.
Anche lo studio delle colorazioni viene approfondito durante il percorso di formazione.
Un’altra domanda che bisogna porsi, invece, è: quando bisogna proporre questa pratica? A chi si addice di più?
Scopriamolo.
Microblading tra colori e incarnati: a chi proporlo?
Un errato cliché a proposito di microblading vede questa pratica adatta solo a chi possiede dei colori scuri. Il pensiero comune infatti è che una pigmentazione del sopracciglio non sarebbe particolarmente adeguata a chi possiede un incarnato troppo rosa o un sopracciglio dai colori molto chiari.
Questo tipo di concezione non potrebbe essere più lontana dal vero.
Il microblading nasce proprio per dare enfasi agli occhi e per porre il focus sullo sguardo.
Molte donne infatti, penalizzate da un sopracciglio troppo chiaro, perdono ogni giorno tempo e fatica nella costruzione di un trucco che possa valorizzare la parte superiore del viso.
Paradossalmente sono proprio queste persone a beneficiare maggiormente del microblading, che diventa il modo per riuscire a rendere visibile le sopracciglia meno in vista.
Del resto – lo sa bene chi ha pagato le spese di anni di depilazioni profonde – delle sopracciglia più marcate riescono a dare più carattere e luminosità al viso.
Inoltre, come abbiamo provato ad approfondire nelle righe precedenti, alla base della riuscita del trattamento vi è una scelta consapevole dei colori. Sono molte le sfumature destinate alle clienti dalla carnagione chiara o rosea. Le bionde quindi avranno tantissime tonalità tra cui poter scegliere.
Il microblading, tuttavia, è anche una soluzione da consigliare a chi ha delle sopracciglia penalizzate da anni di pinzetta o da depilazioni poco studiate. L’intervento serve principalmente per infoltire le sopracciglia in modo naturale, e soprattutto chi ha sofferto o soffre di malattie autoimmuni come l’alopecia può trovare in esso una miracolosa soluzione.