Migliori pigmenti per microblading e le loro caratteristiche

In questa guida cosmetica ci occupiamo dei migliori pigmenti per microblading attualmente acquistabili in commercio. Quali sono quelli migliori che resistono di più nel tempo e danno i contorni più definiti dopo la realizzazione del disegno? Vediamolo nelle prossime righe. Dapprima, però, definiamo che è fondamentale appurare se ci sono da parte dei clienti delle eventuali allergie o delle reazioni che si possono sviluppare in seguito all’utilizzo di particolari prodotti. 

L’esame delle componenti è la prima azione da compiere previo l’acquisto. Per questo motivo, assume una grande importanza il foglietto illustrativo (detto bugiardino). Deve indicare in tutte le lingue:

  • dove il prodotto è venduto
  • qualità, composizione
  • modo d’uso
  • controindicazioni
  • garanzia
  • modalità di conservazione
  • altre informazioni come i dati del produttore o il responsabile di immissione in commercio, un contatto per le emergenze e ulteriori dati relativi a prodotti e azienda. 

Il responsabile dell’immissione in commercio, inoltre, deve fornire su richiesta o direttamente agli acquirenti la scheda di sicurezza detta MSDS.

In secondo luogo, va chiarito che la permanenza del colore dipende molto dal soggetto per cui varia da persona a persona, anche in base alle abitudini di vita, siano esse costituite dal fumo più o meno intenso, dall’errata alimentazione quotidiana, dall’eccesso di sudore, etc… Man mano che il colore diviene meno forte, però, non vi saranno macchie. Questo tenderà a riassorbirsi in modo omogeneo lasciando aperta, al termine della sua durata, la possibilità di modificare o di riprendere il disegno precedente.

Pigmenti per microblading: meglio naturali organici o inorganici? 

A questo punto, vediamo quali sono le differenze tra pigmenti organici e inorganici per microblading. Quali sono i più sicuri? Approfondiamo l’argomento.

Per pigmenti inorganici, si intendono quelli che nella loro composizione non hanno degli ossidi come il ferro o il cromo, presentando l’assenza di metalli pesanti anche se spesso contengono idrocarburi. Ciò scongiura la maggior parte delle reazioni allergiche possibili, non ultime quelle al nichel, molto diffuse negli ultimi anni, ma non i danni arrecati dagli agenti inquinanti.

I professionisti più etici ormai sono consapevoli che devono evitare prodotti con al suo interno materie prime di origine petrolifera, come acrilici, lacche industriali (shellac) o altre sostanze ritenute ormai dubbie per non dire pericolose, come un eccesso di ammine aromatiche.

Il trucco permanente scelto dall’operatore cosmetico se organico può essere di tipo naturale e sintetico. Alla prima categoria appartengono i pigmenti che sono in toto di derivazione animale o vegetale e che spesso non rendono molto bene in termini di nuance oltre a causare più di frequente reazioni allergiche. I pigmenti sintetici, invece, sono utilizzati anche nel settore farmaceutico e si rivelano migliori in termini di stabilità e intolleranze. Gli inorganici sono quelli maggiormente testati e utilizzati in generale nel settore tattoo, perciò attualmente con minori rischi. In generale, quelli insolubili garantiscono prestazioni migliori.Come riconoscere un valido pigmento

Un colore, o pigmento, da trucco permanente o microblading che è utilizzato per sopracciglia tatuate, o per tatuare a livello estetico occhi o labbra, deve avere alcune caratteristiche per essere a norma. Alcune di queste caratteristiche sono riconoscibili a occhio fin dal primo contatto.

Il colore o pigmento per la dermo-pigmentazione o microblading è necessario che sia riconoscibile dalla scatola o involucro esterno, dove fin da subito. Deve essere evidente che si tratta di un colore da tatuaggio anche ai non professionisti. La dicitura “colore o pigmento ad uso professionale per uso dermopigmentazione o trucco permanente” deve essere nella lingua in qui il prodotto è commerciato. Se siamo in italia dobbiamo trovare prodotti con le etichette in Italiano.

Sempre in Italiano devono essere riportate le dicitura degli ingredienti, poi riportate con la nomenclatura internazionale INCI. Cosa ancora più importante modo d’uso e avvertenze.

Pigmenti microblading sopracciglia 

I pigmenti per microblading sopracciglia (come anche quelli per le labbra) devono essere sempre scelti prestando la massima attenzione. Per scegliere quelli con le caratteristiche migliori, occorre prestare attenzione in particolare ad alcuni dati importanti come vedremo nei paragrafi successivi. Per quanto concerne la scelta del colore, va detto che quello da inserire nello strato superiore dell’epidermide si aggiungerà alla tonalità della nostra pelle, perciò è da valutare il risultato che ne scaturirà in termini di accostamenti cromatici

Quali sono i pigmenti maggiormente scelti per effettuare il trattamento? I colori più richiesti sono quelli che seguono:

  • marrone – il pigmento marrone risulta essere indicato per chi intende evidenziare lievemente le sopracciglia
  • nero – il colore nero risulta essere intenso ed è indicato per chi ha una carnagione scura; In particolare è indicato per chi ha un fototipo 4 o 5
  • marrone scuro – si tratta del colore del pigmento che meglio si adatta a tutti i toni della pelle
  • nero-marrone – si tratta di un pigmento di colore marrone molto scuro che però ha riflessi neri.In particolare, è indicato per chi ha una carnagione scura
  • marrone chiaro – è un pigmento marrone chiaro, molto delicato. Viene scelto per le persone che hanno un’età avanzata oppure per chi ha capelli grigi
  • marrone grigio scuro – questo pigmento si adatta solitamente a tutti i tipi di pelle, fatta eccezione delle persone che hanno una carnagione molto chiara (fototipo di tipo 1 e 2) e che hanno capelli biondi
  • grigio scuro taupe – è indicato per riuscire a scaldare la pelle con un colore grigiastro.

Va anche considerato che di solito è bene scegliere il pigmento di un tono inferiore rispetto alla nuance naturale della cliente.

Pigmenti per microblading labbra

I pigmenti per microblading labbra non sono di solito molto appariscenti, a meno che non si desideri ottenere un effetto volutamente shock in termini di contrasto di tinte. Molti professionisti del settore preferiscono delineare i contorni lip con un colore leggermente più scuro dell’interno, lasciando il resto nature. Ciò avviene, perché va considerato che tale tinta accompagnerà la cliente quotidianamente, non solo in occasioni importanti. Si tende di norma ad un effetto volumizzante da realizzare con nuance molto semplici, tendenti al rosato. Discorso a parte per le spose, che preferiscono un rosso acceso lucido o matte per lasciare il segno. Quindi, la scelta deve essere concordata con la clientela, ma prima di proporre i pigmenti per microblading al pubblico, l’operatore estetico deve essere certo di aver acquistato un pigmento di qualità. Perciò, vediamo ora come esserne sicuri.

Come riconoscere un valido pigmento per microblading

Un colore, o pigmento, da trucco permanente o microblading, utilizzato per sopracciglia tatuate, o per tatuare a livello estetico occhi o labbra, deve avere alcune caratteristiche per essere a norma. Alcune di queste sono distintive. 

Il colore o pigmento per la dermopigmentazione o microblading è necessario che sia riconoscibile dalla scatola o involucro esterno. Secondo le istruzioni dettate dalla regolamentazione comunitaria R.E.SAP., un pigmento non può presentarsi in una semplice bottiglia, ma in un involucro che lo protegga dall’aria esterna, e dal rischio di contaminazione batterica incrociata. In effetti, la risoluzione RESAP, indica come i colori o pigmenti debbano ormai essere confezionati in piccole dosi monouso da 1 – 3 ml, oppure in flaconi airless® con dosatore a pompa, che non faccia entrare aria all’interno del flacone. 

Inoltre, deve essere evidente che si tratta di un colore da tatuaggio anche ai non professionisti. La dicitura “colore o pigmento ad uso professionale per uso dermopigmentazione o trucco permanente” deve essere nella lingua in cui il prodotto è commercializzato. Se siamo in italia dobbiamo trovare prodotti con le etichette in italiano. Sempre in italiano devono essere riportate le dicitura degli ingredienti, poi riportate con la nomenclatura internazionale INCI. Cosa ancora più importante modo d’uso e avvertenze

Possiamo, perciò, dedurre che la scelta del giusto prodotto migliora la vita dell’operatore e del cliente. Per questo motivo, è prioritario che gli operatori siano attenti più alla qualità che non al prezzo.

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